Le polveri sottili presenti nell’aria – derivate dallo smog, dall’industria o da fenomeni naturali come la sabbia – possono ridurre sensibilmente l’efficienza di un impianto fotovoltaico. Infatti, se i pannelli non vengono puliti con regolarità, la loro produzione energetica può calare fino al 20% o più. Una manutenzione adeguata non solo garantisce il massimo rendimento del sistema, ma aiuta anche a preservare i materiali nel tempo.

Se il tuo impianto si trova in zone particolarmente esposte a polveri e sporco – come aree industriali o prossime a strade trafficate – è ancora più importante programmare interventi di pulizia periodici.

Ma come si può effettuare una pulizia efficace degli impianti? Chi se ne occupa? E soprattutto, quando è meglio farla?

 

Chiariamo ogni dubbio in questo articolo.

 

Come e quando pulire un impianto fotovoltaico

Se l’accesso ai pannelli è sicuro e agevole, puoi occuparti tu stesso della pulizia, utilizzando acqua demineralizzata e strumenti delicati come una spugna o uno spazzolone con setole morbide. L’uso di detergenti aggressivi è sconsigliato, perché potrebbe danneggiare le superfici.

Se invece l’impianto è difficile da raggiungere o di grandi dimensioni, è preferibile affidarsi a professionisti specializzati, che dispongono di attrezzature adeguate per garantire una pulizia efficace e sicura.

La frequenza ideale della pulizia dipende da diversi fattori, tra cui il contesto ambientale e le condizioni climatiche. In generale, si consiglia un intervento ogni due anni, ma se l’inverno è stato particolarmente piovoso o con fenomeni come la “pioggia gialla”, è meglio anticipare la manutenzione.

Per impianti di grandi dimensioni o installati in zone particolarmente polverose, può essere utile un ulteriore intervento in autunno.

Ricorda che non basta tenere l’impianto pulito. Le componenti col tempo si usurano ed inevitabilmente dopo alcuni anni è necessario procedere a un Revamping. Noi di Gaia Energy siamo professionisti in questo. Perciò, se hai bisogno di rimettere a nuovo il tuo impianto fotovoltaico, puoi prenotare oggi stesso una consulenza coi nostri professionsti.

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Qual è la stagione migliore per pulire un impianto?

 

Il momento più indicato per la pulizia è la primavera, tra marzo e aprile, per preparare i pannelli alla stagione estiva, quando la produzione di energia è massima. Tuttavia, come dicevamo, per impianti di grande scala o esposti a maggiore accumulo di sporco, può essere utile pianificare un secondo intervento tra ottobre e novembre.

 

Tecniche di pulizia: quale scegliere?

 

Se vuoi essere tu stesso ad occuparti della pulizia, devi sapere che sono diverse le tecniche per farla:

  1. la pulizia manuale, con acqua demineralizzata e una spugna o uno spazzolone dalle setole morbide;
  2. la pulizia effettuata da tecnologie automatizzate, come robot, generalmente consigliabili in caso di impianti di grandi dimensioni;
  3. la pioggia: in regioni molto piovose, la pulizia avviene in maniera naturale, attraverso le precipitazioni atmosferiche; la cosa fondamentale è verificare l’effettiva pulizia dato che la pioggia rimuove gran parte della sporcizia ma non agisce in profondità.

 

Quanto costa la pulizia di un impianto fotovoltaico?

I costi variano in base al tipo di intervento scelto. Una pulizia fai-da-te è più economica, ma richiede tempo e attenzione. Il servizio di una ditta specializzata ha un costo maggiore, ma offre maggiore sicurezza e un risultato ottimale.

Ricorda però: mantenere i pannelli puliti significa migliorare il rendimento dell’impianto e prevenire danni a lungo termine. Se trascurati, lo sporco accumulato può portare a interventi di manutenzione costosi o addirittura compromettere la durata dei pannelli.

Si tratta di un investimento quindi, non di una spesa. 

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