Prospettive future

Tra i finalisti del premio Eartshot, l’Eco Oscar voluto dal principe William e la Royal foundation, spicca il nome del Professor Yi Zhijian e dal suo Team, premiati per il loro mix ecologico.

La presenza ridotta di fattorie vuol dire meno raccolti, il che vede crescere la fame nel mondo, soprattutto nei luoghi più poveri. Il lavoro del professor Yi Zhijian e del suo team ha l’obiettivo di invertire su questo processo.

Il Professore ha analizzato la terra portata via dal deserto, creando una nuova prospettiva per i paesi più aridi ed in difficoltà. Ovviamente quando la terra fertile si tramuta in deserto i contadini sono costretti ad abbandonarla. Per questo alcuni scienziati hanno provato a convertire la sabbia del deserto in terreni coltivabili.

Desert agricultural transformation tra i finalisti del Premio Eartshot

Il progetto Desert agricultural transformation è stato selezionato tra i quindici finalisti del Premio Eartshot. Questo premio noto anche come Eco Oscar, è il riconoscimento del Royal Foundation e del Principe William. Il premio viene assegnato ai cinque migliori progetti che abbiano la maggiore potenzialità di supportare la rigenerazione del nostro pianeta nei prossimi dieci anni.

Nel complesso sono messi a disposizione 50 milioni di sterline, che andranno suddivisi un milione a testa ai cinque vincitori annuali, fino al 2030.

I premi vengono suddivisi in cinque categorie diverse: tutela e rigenerazione dell’habitat naturale, miglioramento della qualità dell’aria, ripristino e tutela degli oceani, promozione di una società con meno sprechi e la cosa fondamentale la risoluzione del problema climatico.
E’ Boston la città che quest’anno ospiterà la cerimonia di premiazione degli Earthshot Awards 2022 in programma per il prossimo 2 dicembre.

Il progetto del professor Zhijian Yi

Gli scienziati della Chongqing Jiatong University, coordinati dal professor Zhijian Yi hanno sviluppato una pasta a base di cellulosa vegetale. Questa pasta se mescolata al terreno sabbioso come quello di un deserto lo modifica e lo porta ad avere le stesse caratteristiche di un terreno coltivabile. Queste caratteristiche si configurano come un mix che aiuta il suolo a trattenere l’acqua, l’aria e i nutrienti.

In tale modo i ricercatori cinesi sono riusciti a fermare l’espandersi di aree desertiche e convertirle in terreni agricoli coltivabili. Hanno inoltre notato che man mano che i raccolti crescono, le radici tengono a decomporsi e la sabbia “sporca” diventa autosufficiente. Il mix realizzato ha già dato risultati positivi.

Partita sei anni fa su 2mila metri quadrati del deserto di Ulan Buh a 1100 metri di quota nel nord della Cina, questa sperimentazione ha avuto esiti positivi e dato frutti. Già dal primo raccolto la quantità di alimenti, riso, mais, patate e ravanelli, grazie al mix di sabbia trattata con acqua e cellulosa è stata superiore al 50% rispetto ai campi tradizionali.

Il professore Yi Zhijian spiega: “Il cambiamento climatico sta trasformando gran parte della Terra in un deserto inospitale. Quando la terra fertile diventa sterile, gli agricoltori non possono coltivare, il che significa più fame, in particolare nelle parti più povere del mondo. La nostra soluzione trasforma le pianure aride in pascoli produttivi. Pensiamo di aver trovato una soluzione alla crescente insicurezza alimentare e siamo orgogliosi di questo riconoscimento da parte dell’Earthshot Prize“.

Fiducioso nei risultati già registrati con il suo Team, il Professore continua a crede di essere solo all’inizio del lavoro che ci aspetta per rendere il nostro Pianeta un posto migliore.