Sono 30 le realtà nel nostro Paese censite nel rapporto ‘Comunità rinnovabili 2021’ di Legambiente presentato lo scorso 25 maggio in diretta streaming. Sono, infatti, sempre di più i territori, le amministrazioni, le imprese ed i cittadini che scelgono di agire ed attivarsi per lo sviluppo di nuove forme di autoproduzione, autoconsumo e scambio di energia.

Legambiente

Legambiente, associazione ambientalista italiana, sostiene fortemente il progresso e la diffusione di energie rinnovabili e si pone a tutela dei diritti ambientali in un’ottica di miglioramento della qualità della vita attraverso l’utilizzo di energia sostenibile a garanzia della salute della collettività e per la creazione di un mondo migliore.

Tutela dei diritti ambientali

Dal 2006 l’Associazione è impegnata in azioni di monitoraggio dello sviluppo delle fonti rinnovabili nei comuni italiani, una svolta nella transizione ecologica e nello sviluppo del settore energetico del Paese e che risulta particolarmente interessante per l’evoluzione delle comunità energetiche rinnovabili.
Sempre più diffuse in numerosi territori, le comunità energetiche rappresentano una delle chiavi di volta nella sfida posta dalla transizione ecologica e più in generale nel processo di decarbonizzazione del settore energetico.

Obiettivi ONU Agenda 2030

Tra gli obiettivi sostenibili fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU, la transizione ecologia è l’iter a cui si guarda con maggiore attenzione anche in ragione dell’atteso completamento del recepimento della direttiva europea. Il censimento realizzato da Legambiente conteggia la nascita di almeno 30 comunità rinnovabili ma, al contempo, sottolinea una inferiore dinamicità per ciò che riguarda l’installazione di grandi impianti.
Nel 2021 la potenza complessiva installata è poco al di sopra del GW, di 112 MW maggiore al 2019.

Una lentezza dettata non solo dalla pandemia – spiega Legambiente – ma soprattutto dalla mancanza di politiche serie e concrete in tema di iter autorizzativi e regole trasparenti in grado di dare certezza ai territori e alle imprese, che devono essere approvate tra le riforme urgenti per fare decollare il PNRR”.

Prospettive future

L’iter di decarbonizzazione va supportato, dunque, non solo nel raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici ma anche nella spinta data dalla portata di impianti più grandi che permettano di contribuire in maniera positiva e significativa al bilancio energetico del nostro Paese arrivando a raggiungere l’obiettivo di emissioni zero, nette o anche associate a sistemi di accumulo.

Tra le proposte presentate da Legambiente in merito alle Comunità energetiche, sicuramente interessante è quella legata alla semplificazione degli iter burocratici, alla promozione dell’agri voltaico e dei sistemi di accumulo.