Una panoramica del contesto di settore

Il più importante settore produttivo dell’industria manufatturiera europea è rappresentato dai beni alimentari. All’interno dell’Unione Europea il settore è rappresentato principalmente da realtà aziendali che si configurano come piccole e medie imprese. Le PMI alimentari sono distribuite soprattutto nel Sud dell’Europa e compongono circa il 90% del totale delle imprese di settore.

Nel panorama italiano sono oltre 58.000 le imprese legate al settore alimentare che operano nella lavorazione di prodotti di diversa tipologia.

Dal 2017 l’Italia registra una crescita del settore che vive un periodo positivo. Con un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente, l’industria alimentare italiana raggiunge un fatturato complessivo pari a 137 miliardi di euro. Con una crescita del +6%, è l’export ad essere il segmento trainante di questa evoluzione confermando anche l’apprezzamento per i prodotti del made in Italy.

Questa crescita ha condotto naturalmente ad un aumento complessivo del valore delle imprese di settore, un valore che raggiunge quasi il 12% del totale del valore dell’industria. Al contempo il settore è cresciuto anche per numero di aziende arrivando a contare 58.413 imprese, con un incremento del 0,2% rispetto al 2016 e 3,5% rispetto al 2010.

Il futuro del comparto agroalimentare

Con l’avvicinarsi del termine stabilito per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite fissato per il 2030, i Governi sono chiamati a profondere un impegno crescente per raggiungere gli obiettivi globali in materia di ambiente e sicurezza alimentare.

Da quanto previsto dal rapporto pubblicato dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) nei prossimi decenni la popolazione mondiale crescerà fino a superare i 9 miliardi nel 2050. A fronte di questo incremento sarà necessario produrre il 70% di cibo in più.

In questo scenario l’industria alimentare è chiamata a ripensare i propri prodotti in modo da utilizzare meno risorse (energia, acqua, materia prima) e da avere una bassa impronta ecologica.

Le azioni dovranno essere focalizzate su questi aspetti:

  • Approvvigionamento sostenibile e pieno sfruttamento delle materie prime agricole;
  • Uso efficiente delle risorse e riduzione delle emissioni;
  • Ottimizzazione del packaging e corretta gestione degli imballaggi post-uso;
  • Politiche e azioni volte alla prevenzione degli sprechi e alla promozione dello sviluppo sostenibile.

Immediatamente successiva alla questione dell’approvvigionamento delle materie prime ed al loro uso razionale e sostenibile, l’attenzione si focalizza sulla riduzione di emissioni.
Questo argomento necessita un’analisi dedicata.

Energia nel settore agroalimentare

Il tema del rispetto dell’ambiente in cui viviamo è sempre più diffuso e sentito, tanto dalla popolazione quanto dalla politica nazionale ed internazionale. Sono all’ordine del giorno le iniziative a supporto delle Aziende nei diversi settori produttivi per promuovere l’adeguamento energetico degli stabilimenti per la riduzione dell’emissioni di CO2 (basti pensare ai numerosi Bandi emanati e quelli in fase di pubblicazione) così come le norme di qualità e le certificazioni a garanzia dell’impegno profuso in termini di sostenibilità e a tutale dei consumatori.

Dal punto di vista energetico, il settore agroalimentare italiano presenta consumi elevati, equivalenti a circa l’11% dei consumi industriali totali.
Secondo l’ultimo Rapporto annuale sull’ Efficienza Energetica dell’Enea, nel 2020 l’indice generale della produzione industriale si è ridotto solo del 10,9% rispetto al 2019, il peggior dato dalla crisi del 2009. Questo dato conferma il calo registrato già nell’anno precedente, tuttavia va considerato l’effetto delle azioni messe in atto per gestire la pandemia COVID-19 che ha influenzato i dati limitando l’attività industriale.
In questo scenario l’industria alimentare è l’attività economica la cui produzione ha avuto la minore riduzione.

L’impegno delle aziende agroalimentari per la sostenibilità

Le aziende del settore alimentare già da tempo si mostrano orientate alla diversificazione delle fonti energetiche e all’aumento del contributo delle rinnovabili ricercando soluzioni sempre più innovative che permettano di abbassare consumi e costi energetici. Oggi gli interventi di efficientamento che possono essere messi in atto per rispondere al fabbisogno elettrico e termico legato ai processi di produzione sono infatti molteplici.

Molte aziende nel panorama alimentare, come ad esempio salumifici e caseifici, si stanno già muovendo per avere un proprio impianto di produzione di energia solare fotovoltaica. L’obiettivo è quello di contribuire all’abbattimento delle emissioni di CO2 e raggiungere nei prossimi anni la totale autosufficienza energetica in azienda.

La diffusione di best practices nel settore ha accresciuto la consapevolezza sull’importanza strategica delle azioni collegate all’efficientamento energetico di produzione. Questa consapevolezza ha dato il via ad una vera e propria corsa al fotovoltaico con l’obiettivo di adottare strategie di Green Policy e soluzioni energetiche in linea con il business. Contemporaneamente l’adozione di una politica aziendale green consente di rafforzare l’immagine aziendale nel mercato di riferimento e differenziarsi per i valori di sostenibilità e responsabilità ambientale.

L’insieme delle strategie volte a ridurre l’Impronta di Carbonio messe in campo dal Ministero dell’Ambiente e recepite dalle aziende, incoraggia a procedere con una valutazione preliminare delle emissioni di anidride carbonica al fine di sviluppare protocolli aziendali per la riduzione dell’impatto ambientale.

La sostenibilità di queste aziende consiste nella capacità di coniugare la produzione intesa come cooperazione con gli altri attori del sistema, all’impiego intelligente delle risorse del territorio. La stabilità di aziende come queste si basa sul sistema di filiera, sulla correttezza, la trasparenza e la fiducia delle relazioni tra parti.

 

 

 

 

Si rivolgono a noi aziende che nella loro mission riservano una posizione principale alla creazione di innovazione per rispondere alle esigenze e ai bisogni del mercato, fidelizzando clienti e consumatori, coinvolgendo nel progetto i dipendenti, i partner, i fornitori per una crescita di sistema, di Filiera in senso più ampio del termine, affinché possa nel tempo diventare impegno a favore della comunità.

 

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