Parchi Fotovoltaici – Tipologie e curiosità

Gli impianti fotovoltaici possono essere diversificati in base alle diverse tipologie di installazioni: impianti su tetto sia per edifici abitativi che per stabilimenti industriali, o ancora impianti a terra come singoli campi o l’uno vicino all’altro per creare un grande impianto di grosse dimensioni.

Quest’ultima tipologia si riferisce ai cosiddetti parchi fotovoltaici, strutture in cui sono raggruppati numerosi pannelli solari, organizzati come differenti impianti che insieme permettono cosi di generare energia pulita.

 

Parchi fotovoltaici quali sono le varie tipologie?

Parchi con pannelli fissi in silicio cristallino

Considerati come “la prima generazione” di parchi fotovoltaici, queste installazioni sono realizzate con pannelli solari fissi in silicio cristallino adoperando la stessa tipologia tecnologica utilizzata per il fotovoltaico residenziale ovvero quella a celle e pannelli solari monocristallini e policristallini.
Questi moduli hanno un costo più elevato in quanto si compongono di wafer al silicio spessi almeno 180 micron, solitamente si procede con agevolazioni fiscali per l’acquisto.
La configurazione adottata per questa tipologia di pannelli, monocristallini o policristallini, prevede una disposizione a terra in file multiple che consenta una maggiore produttività degli spazi e quindi di sfruttare al meglio il terreno. Differentemente da altre tipologie, poi, i parchi solari con pannelli fissi in silicio cristallino non utilizzano altre tecnologie come gli inseguitori.
In Italia questa tipologia è ritenuta la più diffusa al momento, infatti esistono alcune centinaia di parchi solari di taglia uguale o superiore a 1 MW che adoperano pannelli fotovoltaici di prima generazione.

 

Parchi fotovoltaici con inseguitori solari e film sottile

Differentemente dagli impianti di prima generazione i parchi solari con inseguitori e film sottile sono anche detti di “seconda generazione”. Questa tipologia, inoltre, consente di accrescere i guadagni economici sia adottando la tecnologia a fotovoltaica a film sottile oppure, in alternativa, accoppiano i pannelli solari (eventualmente in silicio cristallino) a un sistema di inseguimento dei raggi solari.

 

Parchi con pannelli a concentrazione

Infine, i parchi solari con pannelli solari a concentrazione identificano la ‘terza generazione’ di parco fotovoltaico. La tecnologia adottata in quest’ultimo concentra la luce solare su superfici fotovoltaiche di piccole dimensioni per trasformarla direttamente in energia elettrica.

Le celle fotovoltaiche “di terza generazione” sono celle solari potenzialmente capaci di superare i limiti delle celle tradizionali. Tuttavia a differenza delle generazioni precedenti la terza generazione è abbastanza ambigua dal punto di vista delle tecnologie e dei materiali che utilizza, poiché comprende una varietà di approcci diversi che teoricamente hanno il potenziale per raggiungere l’obiettivo desiderato, e che includono, fra gli altri: le celle polimeriche e il fotovoltaico organico, le celle ibride, le celle multigiunzione (usate nel fotovoltaico a concentrazione) e a tandem, le celle a nanocristalli, le celle basate sui quantum dots, etc.
Esistono diverse tipologie di parchi fotovoltaici a concentrazione, in cui ogni modulo solare è imprescindibilmente montato su un preciso inseguitore solare.

 

Parchi fotovoltaici “eco-friendly”

Di pari passo agli impianti residenziali sono sempre più comuni i parchi solari in grado di alimentare da soli decine di migliaia di famiglie.
Questa tecnologia se da un lato può aiutare ad incrementare la produzione elettrica attraverso le energie rinnovabili, da un altro punto di vista è anche vero che si avrà sempre più necessità di porzioni di terreno a disposizione per la loro installazione.

Al fine di non impattare negativamente sull’ecosistema, questi parchi potrebbero tuttavia fornire una chance “eco- friendly” diventando punti di ripopolamento per gli insetti impollinatori, così fondamentali per la vita.
La diffusione di vaste distese di pannelli, se gestite in modo intelligente, si potrebbe attivare una sorta di ‘motore ecologico’ per recuperare gli ecosistemi in declino. Permettendo di produrre sempre più energia pulita e dando al nostro Pianeta una svolta davvero sostenibile.

 

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